Perdita di capelli maschile. Quali sono le cause?

La tipologia più comune di calvizie maschile è l’alopecia androgena, che riguarda il 95% dei casi di calvizie. Può manifestarsi anche nelle donne con alcune varianti e in una percentuale minore, anche se non trascurabile. A differenza di quanto accade con gli altri tipi di caduta dei capelli, l’alopecia androgena non è associata a infiammazioni o cicatrici.

A differenza di quanto accade con gli altri tipi di caduta dei capelli, l’alopecia androgena non è associata a infiammazioni o cicatrici.

Sia l'insorgenza che la progressione della patologia sono graduali e si manifestano ciclicamente con periodi di alti e bassi, con la sussistenza di una riduzione della densità e della quantità dei capelli.

Inizialmente il diradamento avviene nella zona della fronte, progredendo verso la parte anteriore, superiore e posteriore del cuoio capelluto. Le regioni occipitale (posteriore) e parietale (laterale) rimangono per lo più inalterate

• Un adulto ha circa 100.000-150.000 capelli che si rinnovano a velocità diverse in base al loro ciclo di crescita, che comprende tre fasi:

  Ι. Fase di sviluppo o rigenerazione (fase anagen)

  ΙΙ. Fase Catagen

  IΙΙ.Fase Telogen

  Durante la prima fase, che dura dai 2 ai 6 anni, i follicoli si trovano in profondità nella pelle producendo peli spessi e dai colori vivaci, che crescono ogni giorno a un ritmo costante. Normalmente, in qualsiasi momento la percentuale maggiore di capelli, pari a circa l’85%, rientra nella fase sopra indicata.

  La seconda è una fase intermedia, in cui i capelli si preparano all’apoptosi restringendo i follicoli piliferi. Circa l'1-2% dei capelli rientra in questa fase, che dura 2 settimane.

  L'ultima fase dura circa 3-4 mesi. I capelli smettono di crescere finché non cadono.

  In base al ciclo sopra indicato, è considerata normale una perdita giornaliera compresa tra i 100 ed i 150 capelli. Nel caso in cui questa perdita risulti maggiore e per un periodo prolungato di tempo, si può parlare di caduta dei capelli.

L'alopecia androgenetica o androgena è causata da un'aumentata sensibilità della radice dei capelli, determinata a livello genetico, all'ormone diidrotestosterone (DHT), che peggiora con l'invecchiamento

Possiamo quindi parlare di tre principali cause associate a questo particolare tipo di caduta dei capelli, che vengono considerate in combinazione e non singolarmente.

La predisposizione genetica è un fattore importante nell’insorgenza dell’alopecia androgena, ma non è scontato che ogni persona con questa predisposizione prima o poi svilupperà la patologia.

Sebbene non si conosca esattamente la modalità con cui si eredita, è certo che il gene responsabile della comparsa di questo tipo di caduta dei capelli viene ereditato dal lato materno.

In pratica, questo significa che nonostante la predisposizione possa essere ereditata da entrambi i genitori, essa sarà certa solo se esiste una storia da parte materna.

In ogni caso, però, quel che è certo è che anche se una persona con predisposizione genetica alla fine sviluppa la caduta dei capelli, il momento in cui si manifesta e la velocità della progressione possono variare notevolmente.

L’alopecia androgena si verifica a causa dell’effetto dell’ormone diidrotestosterone (DHT), un derivato del testosterone, sui follicoli piliferi. Come risultato dell'azione di cui sopra, la durata della fase di rigenerazione si riduce da 2 – 6 anni a mesi, o addirittura settimane.

Questo porta alla degenerazione dei follicoli piliferi, che si restringono gradualmente determinando la produzione di peli più fini, più corti e di colore più chiaro.

Va a questo punto notato che alti livelli di testosterone o altri androgeni non risultino essere un fattore in grado di causare la caduta dei capelli, se non in combinazione con alti livelli di 5-α reduttasi – un regolatore della produzione di DHT, ed una sensibilità all’effetto degli androgeni, che è un fattore ereditario.

Da quanto sopra, risulta chiaro che la combinazione di androgeni e predisposizione ereditaria porta con certezza al risultato finale della comparsa dell’alopecia androgenetica.

Naturalmente, con il processo di maturazione biologica, i capelli si indeboliscono e la loro crescita diminuisce.

Il suo effetto sulla genesi della caduta dei capelli è dato dal tempo durante il quale i follicoli piliferi sensibili sono esposti all'azione degenerativa degli androgeni.

L’alopecia androgena non è quindi un normale risultato del processo di invecchiamento, che però agisce come un catalizzatore quando i due fattori coesistono.