L’alopecia cicatriziale primaria si verifica nel 3,2% delle persone con alopecia.
Le cellule che distruggono i follicoli piliferi si classificano in base al tipo, e si dividono in:
Α. Linfocitiche
Β. Neutrofile
C. Miste
Il termine Alopecia Cicatriziale indica un insieme di patologie eterogenee che hanno come caratteristica comune la distruzione del follicolo pilifero, e la sua sostituzione con tessuto cicatriziale.
Il danno causato si traduce in una caduta permanente dei capelli.
Le forme di perdita dei capelli cicatriziali rappresentano complessivamente circa il 7% dei pazienti affetti da alopecia, e possono verificarsi in uomini e donne altrimenti sani di tutte le età.
Individualmente, il tasso di incidenza per ciascuno dei disturbi che rientrano nella categoria dell’alopecia areata è estremamente ridotto.
Nella maggior parte dei casi, la caduta dei capelli assume la forma di piccole macchie che si espandono nel tempo, e che si differenziano dalle controparti dell'alopecia areata per la ruvidità che mostrano alle estremità.
In alcuni casi sono asintomatiche e si sviluppano gradualmente, mentre in altri crescono rapidamente e sono accompagnate da sensazione di bruciore, prurito o dolore.
Le aree interessate possono presentare arrossamento, desquamazione, riduzione o aumento della pigmentazione, pustole e fistole.
Studi recenti riconducono le cause dell’alopecia areata al danno irreversibile delle cellule epiteliali staminali del follicolo (eHFSC), che si trovano nella sede del “rigonfiamento” del follicolo pilifero.
Tuttavia, a seconda della natura della causa che provoca questo tipo di alopecia, possiamo suddividerla in due tipi: primaria e secondaria.
Nel primo caso la causa è endogena, ovvero la distruzione dei follicoli piliferi a causa di un processo infiammatorio.
Nel secondo caso, la distruzione del follicolo pilifero è data da un fattore esterno, come un trauma, un’ustione o una neoplasia.
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